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Spiritualità, migrazione e psichiatria

Author(s) / Creator(s)

Mattia, Michele

Abstract / Description

Sebbene la pratica psichiatrica e psicologica sia esercitata da secoli, le problematiche religiose e spirituali hanno continuato ad avere un impatto sulla prospettiva dei pazienti, in relazione alla loro salute e alla gestione dei disturbi psichici da cui sono afflitti. Le credenze religiose e spirituali sono prevalenti, più di quanto si possa pensare, fra tutti coloro che hanno un disturbo affettivo, ansioso o psicotico. Gli psicoterapeuti e gli psichiatri sono raramente consapevoli e consci dell’importanza che la religione può avere nel costrutto psichico del soggetto. Inoltre hanno difficoltà a comprendere i valori della spiritualità e della religione nella strutturazione dell’apparato psichico delle persone e di quanto questi valori possano sostenere o interferire nelle relazioni con la famiglia, la società, il lavoro, o con la costruzione della propria identità personologica. In questo articolo si presenteranno alcuni casi clinici per discutere la relazione fra religione, spiritualità e disturbi psichiatrici, particolarmente si metteranno in evidenza gli effetti pato-facilitatori, pato-induttori o pato-protettivi delle diverse pratiche religiose. Particolarmente sottolineremo la relazione fra le tre religioni monoteistiche (Cristiana, Islamica e Ebraica) e le altre tre fedi religiose quali il Buddismo, l’Induismo e la chiesa Evangelica. Verranno presentati sei casi clinici di cui uno su depressione ed ansia ed effetti protettivi di alcune pratiche dell’Induismo. Altri due casi verteranno sulla sintomatologia depressiva e gli effetti protettivi della religione cattolica. Un altro caso sarà sul cambiamento di credenza religiosa in un giovane studente svizzero di filosofia. Era cattolico e cambiò la sua religione diventando musulmano. Questa conversione creò inizialmente uno stato di importante riduzione dei disturbi psichiatrici (era un soggetto con una gravissima nevrosi), ma successivamente virò in uno stato aggressivo e violento. La sua mente non riusciva a rimanere calma e tranquilla, sviluppando un forte rischio di radicalizzazione. Un altro caso considererà gli effetti analgesici delle pratiche meditative del Buddismo. Un giovane uomo svizzero che aveva da molti anni differenti forme di dolore, dopo aver incontrato la religione buddista sviluppò la capacità di gestire il suo dolore riducendo in modo significativo l’uso degli analgesici e degli antidepressivi. L’ultimo caso esaminerà l’effetto rilassante pato-protettivo della chiesa evangelica in una donna con disturbo da attacco di panico e un bolus isterico. Si analizzeranno anche i pregiudizi che possono bloccare lo psicoterapeuta nella sua pratica clinica e i pattern da affrontare per evolversi dai propri blocchi interiori.

Persistent Identifier

Date of first publication

2019-04-01

Journal title

Psychotherapie-Wissenschaft

Issue

1

Page numbers

77-82

Publisher

Psychosozial-Verlag

Publication status

publishedVersion

Review status

unknown

Is version of

Citation

Mattia, M. (2019). Spiritualità, migrazione e psichiatria. Psychosozial-Verlag. https://doi.org/10.23668/PSYCHARCHIVES.3965
  • Author(s) / Creator(s)
    Mattia, Michele
  • PsychArchives acquisition timestamp
    2020-09-29T07:35:02Z
  • Made available on
    2020-09-29T07:35:02Z
  • Date of first publication
    2019-04-01
  • Abstract / Description
    Sebbene la pratica psichiatrica e psicologica sia esercitata da secoli, le problematiche religiose e spirituali hanno continuato ad avere un impatto sulla prospettiva dei pazienti, in relazione alla loro salute e alla gestione dei disturbi psichici da cui sono afflitti. Le credenze religiose e spirituali sono prevalenti, più di quanto si possa pensare, fra tutti coloro che hanno un disturbo affettivo, ansioso o psicotico. Gli psicoterapeuti e gli psichiatri sono raramente consapevoli e consci dell’importanza che la religione può avere nel costrutto psichico del soggetto. Inoltre hanno difficoltà a comprendere i valori della spiritualità e della religione nella strutturazione dell’apparato psichico delle persone e di quanto questi valori possano sostenere o interferire nelle relazioni con la famiglia, la società, il lavoro, o con la costruzione della propria identità personologica. In questo articolo si presenteranno alcuni casi clinici per discutere la relazione fra religione, spiritualità e disturbi psichiatrici, particolarmente si metteranno in evidenza gli effetti pato-facilitatori, pato-induttori o pato-protettivi delle diverse pratiche religiose. Particolarmente sottolineremo la relazione fra le tre religioni monoteistiche (Cristiana, Islamica e Ebraica) e le altre tre fedi religiose quali il Buddismo, l’Induismo e la chiesa Evangelica. Verranno presentati sei casi clinici di cui uno su depressione ed ansia ed effetti protettivi di alcune pratiche dell’Induismo. Altri due casi verteranno sulla sintomatologia depressiva e gli effetti protettivi della religione cattolica. Un altro caso sarà sul cambiamento di credenza religiosa in un giovane studente svizzero di filosofia. Era cattolico e cambiò la sua religione diventando musulmano. Questa conversione creò inizialmente uno stato di importante riduzione dei disturbi psichiatrici (era un soggetto con una gravissima nevrosi), ma successivamente virò in uno stato aggressivo e violento. La sua mente non riusciva a rimanere calma e tranquilla, sviluppando un forte rischio di radicalizzazione. Un altro caso considererà gli effetti analgesici delle pratiche meditative del Buddismo. Un giovane uomo svizzero che aveva da molti anni differenti forme di dolore, dopo aver incontrato la religione buddista sviluppò la capacità di gestire il suo dolore riducendo in modo significativo l’uso degli analgesici e degli antidepressivi. L’ultimo caso esaminerà l’effetto rilassante pato-protettivo della chiesa evangelica in una donna con disturbo da attacco di panico e un bolus isterico. Si analizzeranno anche i pregiudizi che possono bloccare lo psicoterapeuta nella sua pratica clinica e i pattern da affrontare per evolversi dai propri blocchi interiori.
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  • Publication status
    publishedVersion
  • Review status
    unknown
  • Citation
    Mattia, M. (2019). Spiritualità, migrazione e psichiatria. Psychosozial-Verlag. https://doi.org/10.23668/PSYCHARCHIVES.3965
    en
  • ISSN
    1664-9591
  • ISSN
    1664-9583
  • Persistent Identifier
    https://hdl.handle.net/20.500.12034/3579
  • Persistent Identifier
    https://doi.org/10.23668/psycharchives.3965
  • Language of content
    deu
  • Publisher
    Psychosozial-Verlag
  • Is version of
    https://www.psychotherapie-wissenschaft.info/index.php/psywis/article/view/2427
  • Is version of
    https://doi.org/10.30820/1664-9583-2019-1-77
  • Dewey Decimal Classification number(s)
    150
  • Title
    Spiritualità, migrazione e psichiatria
    it_IT
  • DRO type
    article
  • Issue
    1
  • Journal title
    Psychotherapie-Wissenschaft
  • Page numbers
    77-82
  • Visible tag(s)
    Version of Record